Il Castoro Sebastiano
Tratto dal Libro di Ivan Nossa : Il Potere e la Magia della Gratitudine
Il Canada è un bel paese. Grande, vario, accogliente e soprattutto pieno di luoghi dove la natura ha espresso tutta la sua magnificenza. Se volete stupirvi o rilassarvi, il Canada è il posto ideale. Castagni, acacie, betulle e soprattutto aceri danno vita ad un’esplosione di colori in distese di boschi a perdita d’occhio. Qui è tanto grande l’Amore per la Natura, che la rossa foglia dell’acero troneggia sulla bandiera nazionale. Se guardate bene, qui sembra tutto ancora puro. Questo crea una vibrazione unica che attrae serenità e pace. In queste zone non mancano corsi d’acqua, dai grandi fiumi maestosi ai ruscelli e piccoli rivoli che si fanno strada tra le maestose foreste centenarie. E’ proprio da queste parti che vive un giovane castorino molto vivace, dalla pelliccia color caffé che si chiama Sebastiano. Vive con la mamma e il suo fratellino gemello Jonathan. La loro vita è felice, non potevano nascere in un posto più bello. Passano le giornate sguazzando nell’acqua a costruire dighe e ad accantonare il cibo per l’inverno. Da quelle parti l’inverno è molto freddo, conviene quindi essere previdenti e preparare le scorte in anticipo. La mamma li ama entrambi, in egual modo. Li ha allevati con tanta cura e amore. All’occhio attento della madre non sfuggono però i particolari e si rende conto che il carattere dei due ragazzi è molto diverso. Jonathan lavora tutto il giorno alacremente, è il miglior costruttore di dighe della zona. Alla mattina, di buon’ ora è già al lavoro ed è sempre l’ultimo a rientrare la sera. Non gli sfugge nulla, ogni legnetto che aggiunge alla diga ha un incastro perfetto al millimetro. Misura e progetta ogni dettaglio, così, che alla fine la sua opera risulti perfetta. Torna a casa ogni sera che è ormai buio, stanco cena e va a dormire. Finita una diga è già pronto a progettarne una nuova. “Sono un gran lavoratore!” ama dire di sé stesso. “Non sono certo come tanti lazzaroni che si muovono solo per mangiare, io guadagno la mia giornata!”. Sebastiano invece ha un carattere giocoso. Anche lui tutte le mattine va a lavorare alla diga, ma prima passa a salutare gli amici e ad augurar loro buona giornata. Spesso fanno anche colazione insieme al Castorbucks. Poi cerca sempre strade diverse per raggiungere il lavoro, non le più veloci, perché gli piace osservare ogni giorno cose nuove. Certo, le sue dighe vanno un pò a rilento. Quando arriva al lavoro Jonathan è già tutto sudato e lo rimprovera quasi sempre. “Beh… arrivi adesso? Io ho già costruito un metro di diga. Ricordati che il lavoro determina chi sei, un lazzarone non farà mai strada…” Sebastiano ascolta ogni volta, sorride, saluta e inizia a lavorare. Alle 16 del pomeriggio se ne va, mentre il fratello lavora ancora almeno per un paio d’ore. Va a giocare un pò nei prati, nei boschi. La cosa che gli piace di più è conoscere nuovi amici, non solo castori ma anche procioni e marmotte. E’ facile trovare qualche marmotta che abbia voglia di perdere tempo. Si sdraiano nel bosco a chiacchierare, si scambiano segreti sul lavoro, si raccontano storie antiche che hanno sentito in famiglia. Spesso fanno anche una partitella a castennis o a palla marmotta. Palla marmotta consiste nel lanciarsi la marmotta finché cade. I procioni e i castori amano molto questo sport. Il castennis invece è simile al nostro tennis ma con le ghiande. Finiti i giochi e le chiacchiere, si sdraia sul prato per qualche attimo e osserva il cielo. Alla fine prende la strada di casa e magari cerca qualche castorina a cui serve un passaggio, perché è anche un pò furbetto. La cosa buffa è che rientra a casa dopo il fratello. La mamma ormai lo conosce bene e non lo rimprovera più, è felice di vederlo tornare ogni giorno sorridente. Allo stesso modo è felice di veder rientrare Jonathan fiero dei metri di diga costruiti e di sentire i suoi racconti sulla giornata di lavoro e di come le sue grandi dighe proteggeranno la famiglia. La mamma è felice , fiera dei suoi due figli, ma c’è una cosa che si chiede spesso. Le dighe di Sebastiano non sono perfette, ma fanno il loro dovere. Reggono e proteggono il territorio. Quelle di Jonathan sono maestose, ma hanno la stessa utilità delle altre. Il primo lavora molto meno ma sorride molto di più. Ciò un pò la preoccupa. Presa da questa curiosità decide un giorno di parlare con Sebastiano : “Ehi, figliolo…vieni in casa un momento, prima che tu parta per il lavoro vorrei dirti una cosa”. “Arrivo mamma!”. “Mi togli una curiosità? Come fai a costruire dighe come tuo fratello ma lavorando la metà del tempo? E poi lavori sempre con il sorriso. E’ vero, non sono perfette, ma reggono anche le tue”. “Vedi mamma, c’è una piccola cosa, semplice, ma importante che ho capito. Non serve a nulla lavorare per migliorare il mondo se non vedi quello che il mondo ha già fatto per te. Il mondo ci dà già tutto quello di cui abbiamo bisogno, dobbiamo solo guardare e ascoltare. Possiamo aggiustarlo un pochino, ma senza mai dimenticare di ringraziarlo, perché il lavoro più grosso è già stato fatto per noi. Ecco perché mi prendo il tempo per sdraiarmi sul prato, osservare le farfalle d’estate, giocare nella neve d’inverno, ascoltare il ruscello e parlare con gli amici. In questo modo ringrazio l’Universo e lui ogni giorno ricambia, mantiene stabili le mie dighe e mi regala mille motivi per sorridere. Tutto questo viene regalato anche a mio fratello, ma lui non ringraziando non riesce a vederlo.” La mamma, felice della risposta e con una lacrimuccia di gioia, capisce che il figlio ha compreso la vita, lascia le stoviglie in cucina e se ne va a prendere il sole in riva al ruscello.
Una bellissima storia che ci fa riflettere a non affannarci troppo nella vita, ma di pensare a goderla di più, a respirarla, a viverla con gioia pensando che l’Universo ci regala tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Non esiste il senso di mancanza nell’Universo, esiste solo l’Abbondanza e la Ricchezza. Dobbiamo solo ricordarci di essere grati per tutto ciò che ci viene regalato dall’Universo e ringraziarlo, assaporandoci la vita e tutte le sue bellezze naturali, che non costano niente… Del resto, essendo ansiosi, le nostre Vibrazioni Energetiche si abbassano, la nostra mente diventa meno lucida e Consapevole e finiamo per prendere anche decisioni sbagliate, mettendo in circolo negatività attraiamo per Legge di Risonanza altra negatività, oltre a quella karmica e della collettività intorno a noi. Invece, riconoscendo la nostra Ricchezza e Abbondanza, non solo saremo meno ansiosi, ma le nostre Frequenze Energetiche-Vibrazionali saranno più alte ed attrarremo ancora più Abbondanza e Ricchezza nelle nostre vite, sia per soddisfare i nostri Bisogni primari che per i nostri Sogni e Desideri.
Rif. Monica Cappannelli
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